GRAIN FREE: SI O NO?

Cosa vuol dire Grain Free?

Quando parliamo di cibi GRAIN FREE, parliamo di prodotti (e diete) caratterizzati da alimenti in cui i cereali sono eliminati e sostituiti da altri ingredienti, come i legumi (principalmente lenticchie, ceci e piselli). I grain free sono tutti alimenti senza glutine, ma al contrario gli alimenti gluten free non necessariamente sono grain free.

Ma perché il mercato del pet food negli ultimi anni si è indirizzato verso questa strada del NO GRAIN?

È iniziato tutto negli USA, quando alcuni alimenti per cani che riportavano il claim “grain free” hanno visto una crescita significativa delle vendite del 221% dal 2012 al 2016. Inoltre, sempre più proprietari volevano sperimentare le diete BARF per avvicinarsi ad un’alimentazione di tipo naturalistico e ancestrale, ma non tutti avevano il tempo e il denaro per permettersi diete di questo tipo, così con i mangimi grain free il mercato del pet food si è avvicinato a queste fasce di mercato.

I proprietari hanno cominciato quindi a chiedersi: il mio animale può mangiare cereali?

A questa domanda è doveroso rispondere con un’altra: il mio animale può digerire i cereali?

Anatomicamente e fisiologicamente, i gatti, essendo carnivori obbligati, hanno difficoltà a digerire i cereali; d’altro canto i cani, avendo tratti intestinali e digestivi da onnivori, hanno la capacità di scomporre i cibi a base di cereali e carboidrati.
Quando si parla di cereali, parliamo di un’ampia varietà di prodotti agricoli che fanno parte per la maggior parte della famiglia delle poaceae, coltivate per il loro grano. Nell’alimentazione dei nostri pets i più comuni sono il grano, il mais, orzo e riso.
Sono ottimi alimenti energetici per il loro derivato in amido e basso contenuto lipidico, ma le proteine presenti sono di scarso valore biologico, quindi presentano un deficit di alcuni amminoacidi essenziali ( a differenza delle proteine animali) come la lisina. Sulla base di questo aspetto bisogna considerare che un’alimentazione in cui prevalgono proteine vegetali rispetto a proteine animali, di certo non sarebbe adeguata per il nostro amico.
I cereali apportano soprattutto calorie, che sono fornite dai carboidrati presenti nei cereali. I carboidrati non dimentichiamoci che sono costituiti prevalentemente da amido. I nostri pets possono mangiare e digerire amido, ma tutto dipende dalla grandezza del granulo di cui sono formati: più è grande il granulo, più sarà difficile il processo di gelatinizzazione e successivamente di digestione.
La digestione dell’amido nel cane può essere definita mediocre: le patate, il riso, la pasta ecc vanno sempre serviti cotti, mai crudi, perché devono aver subito il processo di gelatinizzazione, solo così saranno digeribili per il nostro animale. Molto spesso questo processo viene erroneamente re invertito quando facciamo cuocere troppo a lungo l’amido o quando viene bruscamente raffreddato con l’acqua.

Recentemente la Food Drugs Administration (FDA) nel 2019 ha diramato un avviso in cui notavano una correlazione tra alimenti grain free con elevate percentuali di legumi e la DCM ( Cardiomiopatia dilatativa) del cane, una patologia cardiaca che provoca dilatazione del cuore e possibile morte. Fino a quel momento, l DCM era stata riscontrata e associata solo in alcune razze predisposte (Alano, Boxer, Doberman, Terranova), ma può essere dovuta anche a carenze di alcuni nutrienti, tra cui la taurina, nelle diete dei nostri animali. La FDA ha individuato lo sviluppo di questa patologie in alcune razze non predisposte ( Golden e labrador, Bulldog) alimentati con diete ad alto contenuto di legumi.

Le diete grain free, essendo gluten free, possono essere sicuramente utili in caso di sensibilità al glutine. Tale sensibilità è stata riscontrata e accertata in unica razza al mondo ( Setter irlandesi) e nei cani con IBD ( inflammatory bowel disease) in quanto l’infiammazione potrebbe essere proprio causata da un’enteropatia da glutine.

Sulla base di queste informazioni si può affermare che : i cereali possono essere inseriti nella ciotola dei nostri cani, a patto che siano cotti,e che siano in percentuali inferiori rispetto alle proteine animali, che devono sempre prevalere (soprattutto in cani che devono dimagrire a causa della loro elevata percentuale di calorie).

Vanno sicuramente evitati in cani che soffrono di IBD e in cani in cui, dopo accertamento medico, è stata riscontrata un’allergia.

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